Investire come?
del 9/05/2006
di Francesco Carlà
Se siete riusciti a scoprire i vostri Buchi neri
e a neutralizzare l'Effetto cornetto,
allora siete pronti per la fase due.
La prima cosa da fare, e' provare a mettere
via dal dieci al venti per cento di quello
che guadagnate ogni mese. Se guadagnate 24.000
euro all'anno, potreste risparmiare un po' piu'
di 300 euro ogni trenta giorni.
"Mica facile, ma possiamo provarci. E poi
cosa dobbiamo fare?"
Per dodici mesi mettete questi soldi in un
conto corrente a zero spese, e alla fine
dell'anno avete circa 4000 euro da investire.
Mi raccomando: tenete questi soldi separati
dagli altri, altrimenti finiscono in vestiti,
borse, scarpe, week end e Buchi neri assortiti.
Esistono quattro cose principali in cui si
puo' investire: immobili, obbligazioni, azioni
e materiali preziosi: oro e argento.
Lasciamo perdere gli immobili e i preziosi
per il momento, ma presto ne riparleremo.
Le obbligazioni, titoli di stato Bot Cct Btp,
ma anche obbligazioni bancarie, comunali, societarie
e di altro genere, rendono poco, ma sono adatte a
chi ha piu' di 65 anni e non deve correre rischi.
I rischi non si corrono se comprate un'obbligazione
all'emissione e la tenete fino alla maturazione.
Piu' sono a lungo termine e piu' interessi danno.
Naturalmente bisogna scegliere obbligazioni
sicure, cioe' con il voto (rating) massimo.
"Quindi dopo i 65 anni obbligazioni. E se invece
siamo tra i 20 e i 40?"
Allora le azioni fanno al caso vostro. Negli ultimi
cinquanta anni le obbligazioni, anche dette bond, hanno reso
una media del tre/quattro per cento se a breve termine,
sei per cento a lungo termine. Mentre le azioni, nel
senso di indici azionari importanti, piu' o meno
il dieci per cento. Il che fa una bella differenza.
Non ci credete?
Quattromila euro all'anno investiti per 10 anni
al 3%, aggiungendone altri 4000 ogni anno, diventano
53.000. Al 6% crescono fino a 63.000. Al 10%,
quindi investiti in fondi azionari per
esempio collegati all'S&P MIB di Milano,
diventano quasi 81.000 euro.
Naturalmente le azioni non crescono in linea retta,
e quindi gli indici possono anche perdere anche per
uno, due o perfino tre anni di seguito. Da qui il
rischio a breve termine.
Ma, se l'eta' e' dalla vostra parte e avete
pazienza, possono darvi la felicita'.
Chi e' Francesco Carla'
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