C’e’ del marcio in Cina?
Come di consueto, pubblico in anteprima, per gli affezionati Fwiani Bloggers, “Affari Nostri” di lunedi’ prossimo. Buona lettura.
” Il paese del Dragone ha fatto fuori tutti i record possibili negli ultimi vent’anni, fino a diventare la seconda economia del Pianeta e ad insidiare, in molti campi, l’egemonia degli Stati Uniti.
Tutta roba notissima.
Sono stato in Cina molte volte negli ultimi quindici anni e sono testimone oculare di questi cambiamenti giganteschi.
Veicolati con sapienti dosaggi di simpatia verso l’Occidente e i suoi costumi.
Poi, da due o tre anni a questa parte, lo scenario è improvvisamente cambiato. E non solo nella percezione occidentale.
Prima la repressione delle proteste ad Hong Kong: ricordate la rivolta degli ombrelli?
Poi le minacce sempre meno velate nei confronti di Taiwan, nonchè la reazione durissima alle critiche di Jack Ma, fondatore di Alibaba.
E la scoperta di spionaggi industriali in serie veicolati per il tramite di aziende chiave come Huawei.
Fino all’introduzione di quella che è sostanzialmente una nomina a vita di Xi Jinping e che rafforza il potere del partito comunista cinese e del suo leader.
In Occidente questi cambiamenti non potevano passare inosservati. Per niente.
Negli ultimi tre anni sono successe cose molto interessanti:
1 Il Covid è probabilmente partito da un laboratorio cinese per poi colpire tutto il mondo e, in particolare, la Cina che si è difesa con vaccini inadeguati;
2 Il Paese è stato colpito da “normali” fenomeni economici come il rallentamento della crescita e una severa bolla immobiliare.
Solo che da quelle parti questi fenomeni non sono normali affatto;
3 La guerra tecnologica con gli Usa e l’Occidente ha assunto dimensioni sempre più ragguardevoli, per andarsi poi a concentrare sul punto chiave e più debole per i cinesi e per gli Occidentali: i semiconduttori e le terre rare (gallium e germanium per esempio).
E siamo all’oggi. Ma il domani?
Quanto è sostenibile per la Cina (che ha un miliardo e mezzo di abitanti) una guerra commerciale con gli Usa e con l’Occidente?
Quanto a lungo è possibile tenere separate libertà politiche (inesistenti) e libertà economiche (incontenibili o quasi)?
Quanto è vero che gli Orientali rimarranno sempre Orientali, quindi strutturalmente diversi dagli Occidentali come di recente va sostenendo un importante diplomatico cinese che chiama a raccolta anche Corea e Giappone vs. il West?
Sono probabilmente queste le domande chiave cui solo il tempo darà risposta. Intanto una cosa è certa: le grandi aziende tech cinesi svolgeranno un ruolo decisivo nei prossimi anni.
Aziende come Alibaba, Tencent, Baidu e TikTok che hanno dimostrato di saper tenere il passo con l’innovazione.
Sarà un bene o un male per gli azionisti di queste aziende che sono (anche) Occidentali?
Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it
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