Crollano (certi) immobili?
Come di consueto, pubblico in anteprima, per gli affezionati Fwiani Bloggers, “Affari Nostri” di lunedi’ prossimo. Buona lettura.
” Negli Stati Uniti la faccenda è sempre più evidente: gli operatori che hanno in pancia un certo tipo di immobili avvertono una sensazione di freddo ai piedi.
Per dirla alla Tex Willer.
Mi riferisco, in particolare, agli immobili commerciali che sono immersi in una tempesta sempre più perfetta, coinvolgendo anche le banche.
E’ un uno/due violento:
1 In America ci sono una marea di immobili (uffici, negozi e centri commerciali in primis) in agonia;
2 Molti istituti di credito hanno in pancia prestiti a questi operatori, ormai difficilmente esigibili.
Ove “difficilmente” è un candido eufemismo del sottoscritto.
Sintesi:
1 Non ci sono più gli “immobili” di una volta: il Simulmondo (e-commerce, smart working etc etc) sta mietendo vittime e continuerà a mieterle. Non solo negli States, ovviamente;
2 Il paradossale boom degli affitti e dei prezzi degli immobili residenziali (studenti, lavoratori, viaggiatori …) che stiamo vivendo in tante città italiane (Milano, Roma, Bologna, Torino, Bari, Napoli, Palermo …) è davvero destinato a durare?
Un caro saluto,
Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it
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