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Il primo trimestre del 2007 e' finito.
In questi tre mesi IBCC ha battuto l'S&P 500
7 a 0. Vuol dire che IBCC ha fatto il +7% di
profitto, mentre l'S&P 500 e' fermo al palo.
Dal primo gennaio 2004 la situazione
e' sempre piu' a favore del mio portafoglio:
+61% totale per IBCC vs +26% totale per l'S&P 500.
Questo significa un rendimento su base annuale
del +19% per IBCC, mentre e' del +8% per l'S&P 500.
Sono tre anni e tre mesi che IBCC rende il 19%
all'anno. In questo stesso periodo l'S&P 500
ha reso l'8% circa, sempre all'anno.
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Carissimi Fwiani,
Ho sempre sottolineato l'importanza
dell'indipendenza e della mancanza di
conflitti di interesse, specialmente
quando si tratta di questioni in cui
e' coinvolto il denaro.
Gli scandali finanziari degli ultimi anni
noti come Bancopoli o Furbettopoli, ne sono
la piu' recente conferma.
Chiedereste al macellaio se la carne e' buona?
Magari qualcuno lo fa, ma e' difficile
immaginare una risposta negativa.
Eppure, per molti anni, tanti e troppi
risparmiatori ed investitori hanno continuato
a chiedere a consiglieri che non potevano
essere indipendenti, se i prodotti finanziari
che vendevano erano buoni.
E non lo potevano essere.
Di recente Beppe Scienza, un professore
di matematica prestato alla finanza,
ha pubblicato statistiche capaci di
provare, per l'ennesima volta, come sia
strutturale l'incapacita', per la media
dei fondi azionari gestiti, di battere
il mercato, di fare meglio degli indici.
Anno dopo anno fanno regolarmente peggio.
E non fanno peggio solo per l'incapacita'
dei gestori di scegliere strategie azionarie
giuste; fanno peggio soprattutto perche'
l'industria del risparmio gestito funziona
in modo tale da fornire, necessariamente
direi, risultati medi molto deludenti.
Consumando, anno dopo anno, i risparmi.
Perche' accade questa inarrestabile erosione?
Le ragioni sono direi soprattutto due:
I fondi devono muovere molte volte i titoli
durante l'anno per generare commissioni
dovute al trading, a vantaggio di societa'
quasi sempre dello stesso gruppo.
Poi applicano fees e altri costi assortiti,
spesso di difficile individuazione,
che penalizzano in ogni caso i risultati.
Fino all'assurdo di farli guadagnare
anche quando gli investitori perdono.
Cosa possono fare gli InvestitoriIntelligenti
che non vogliono, e fanno bene, rinunciare
all'importantissima quota azionaria nel
proprio portafoglio?
Possono fare due cose:
1 Individuare fondi indice con costi bassissimi
e dichiarati, senza sorprese;
2 Imparare a creare e gestire il proprio portafoglio
azionario come hanno fatto in questi anni migliaia
di Fwiani con l'aiuto dei nostri Premium.
L'Indipendenza e' decisiva e Indipendenti si nasce.
A presto, Vs. Francesco Carla'.
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